Certificato di Idoneità Statica (CIS) e Certificato di Collaudo Statico: differenze, ambiti di applicazione e aspetti tecnici

Nel contesto normativo italiano, due strumenti tecnici certificano la sicurezza statica degli edifici: il Certificato di Idoneità Statica (CIS) e il Certificato di Collaudo Statico. Spesso confusi tra loro, in realtà hanno finalità, requisiti e procedure profondamente differenti.
🏗️ Il Collaudo Statico è un atto tecnico-obbligatorio per nuove costruzioni, ampliamenti o interventi di adeguamento/miglioramento sismico, previsto dalla Legge 1086/71. Deve essere redatto da un professionista iscritto da almeno 10 anni all'albo, che esegue verifiche in cantiere durante i lavori, prove sui materiali strutturali (calcestruzzo, acciaio ecc.), test di carico, e controlli di conformità rispetto al progetto esecutivo e alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC). L'opera non può essere dichiarata agibile o messa in esercizio senza il collaudo statico positivo.
🏚️ Il CIS, invece, è un documento introdotto in relazione alle sanatorie edilizie (D.M. 15/05/1985 e 20/09/1985) e trova applicazione per edifici esistenti privi del certificato di collaudo statico, ad esempio in caso di condoni edilizi, cambi di destinazione d'uso o richiesta di agibilità. Il Comune di Milano lo ha reso obbligatorio per tutti gli edifici con più di 50 anni, al fine di monitorarne lo stato di conservazione strutturale e prevenire situazioni di pericolo.
👷♂️ A redigere il CIS è sempre un tecnico abilitato (ingegnere o architetto con esperienza strutturale), ma non è richiesto un numero minimo di anni di iscrizione.
Il professionista deve svolgere:
- analisi documentale (progetti, varianti, autorizzazioni);
- sopralluoghi approfonditi e ispezioni visive di tutti gli elementi strutturali (inclusi solai e controsoffitti);
- eventuali indagini non distruttive (termografia, endoscopia, martinetti piatti, prove pull-out);
- verifiche numeriche sulla congruità dello schema statico e dei materiali;
- valutazioni geotecniche del terreno d'appoggio (eventualmente con supporto geologico).
Il tecnico conclude attestando o meno l'idoneità statica dell'immobile in relazione alle norme vigenti all'epoca della costruzione e all'attuale destinazione d'uso. In caso di esito negativo, vengono prescritte le opere strutturali necessarie per il raggiungimento della sicurezza.
📌 Attenzione: il CIS non sostituisce il Collaudo Statico e non può essere utilizzato per nuove costruzioni. È uno strumento diagnostico, meno invasivo ma non meno importante, per monitorare e tutelare il patrimonio edilizio esistente.
✅ Strumenti diversi, ruoli complementari: entrambi fondamentali per garantire la sicurezza strutturale e la regolarità edilizia.